Ego: allenamento e risultati
Ego: allenamento e risultati
Spesso quando la gente non ottiene i risultati, ciò a cui si appella è il fattore ‘genetico’ o come dicono alcuni la ‘costituzione’. Dopo 15 anni di esperienza posso dire che esso influisce sì, ma in una percentuale che può essere massimo del 10% e che in genere è del 5%, su persone normodotate. Qual è allora il maggior ostacolo che impedisce alle persone di ottenere i risultati che sperano dall’allenamento, siano essi perdere grasso o aumentare la massa magra?
Qui bisogna allora entrare in un altro ambito, che appartiene alla Psicologia, e che non può essere assolutamente separato dal Fisico. Durante la nostra esistenza tendiamo a costruire un immagine di noi stessi che non corrisponde alla realtà: “Io sono così”, “mi conosco”, cioè tutta una serie di false certezze che però ci fanno ‘comodo’ per sopravvivere. Questa immagine però con il passare degli anni ed il succedersi degli eventi più o meno brutti diventa come una prigione. Essa pone quindi dei limiti, al di là dei quali, la paura di ciò che non conosciamo, ci impedisce di andare.
E’ facile notare come la gente non sappia abbandonare le abitudini che ha introiettato e cristallizzato dentro di sé. Questo spesso si verifica in quelli che si dimostrano a parole più disponibili a perderle. Il mio lavoro è sempre una lotta contro l’Ego dell’allievo che pretende di sapere tutto, o che sa che non riuscirà a farcela. Così la gente continua a fare le stesse cose che faceva prima di iniziare ad allenarsi, sperando inutilmente di ottenere qualcosa di diverso. E’ però lo stato interiore che può modificare quello esteriore, a meno che non si voglia ricorrere alla chirurgia plastica.
L’ Ego si manifesta anche quando la gente ,per esempio, esegue gli esercizi: i maschi tendono a muovere il peso da A a B, non importa come, credendo così di sviluppare muscoli che invece richiedono un attenzione costante durante tutto il percorso, tendono così a caricare molto peso, quando invece sarebbe meglio un’esecuzione perfetta con la metà del peso.
Questa vera e propria gabbia, e qui entra anche la parte Super dell’Ego, è anche quella che spinge la persona a credere che allenandosi di più otterrà di più e prima, quando invece è la qualità delle cose che si fanno a fare la differenza.
Veniamo, invece, al mondo come fogli bianchi, capaci di fare ogni cosa, ma a cominciare dalla famiglia, dalla scuola, dall’educazione in generale, tutto concorre a sporcare il più possibile questo foglio bianco. Posso però dirvi, per esperienza, che da questo foglio è possibile rimuovere piano piano le tracce che la vita ci ha lasciato. Ed è possibile, poi, accorgersi che questo foglio ha uno strato sotto che è rimasto puro e libero, ma ciò è già oltre i nostri scopi.
Per chi ha un Personal Trainer, c’è una speranza, ma per gli altri che si ostinano ad andare in palestra da soli, come fu nel mio caso: “uno su mille ce la fa”. Reputo i miei successi in questa lotta contro la mia corazza solo frutto di circostanze fortunate come nel film ‘The Millionaire’, ed il lavoro è tutt’altro che finito, ma questo è il bello.
By CoachRoby – CoachRobyLabs
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